L’impegno del mondo della moda per la sostenibilità: insieme con 26 aziende del settore, Commissione europea ed EURATEX, ha partecipato anche il consorzio Ecotessili al Monitor for Circular Fashion, evento realizzato dall’osservatorio di ricerca del Sustainability lab SDA Bocconi ed Enel X per fornire una visione a tutto tondo sulla circolarità nella moda. Un tema che si apre all’intero settore tessile e che è oggi di grande attualità, non solamente per l’obbligo normativo che coinvolge produttori e distributori nella gestione del fine vita dei tessili, ma anche per gli impegni che le aziende si stanno sempre più assumendo in termini di progettazione, riuso e riciclo.
«Il Monitor for Circular Fashion è una community, un osservatorio di ricerca. In questa community molti stakeholder lavorano ogni anno su un obiettivo: diffondere la cultura della circolarità in Italia e all’estero», ha detto Francesca Romana Rinaldi, Direttrice del Circular Fashion management executive program SDA Bocconi. «Quest’anno abbiamo lavorato su una ricerca che prende in considerazione un approccio a 360° con il riferimento ai principi ESG, quindi Environment, Social e Governance. Sulla parte ambientale ci siamo soffermati molto; sulle opportunità, ma anche sulle sfide del waste management nel tessile e nello specifico, come abbiamo scritto nel Report, abbiamo raccontato oggi che solo il 38% dei prodotti tessili utilizzati sono raccolti in maniera differenziata. Quindi dobbiamo fare ancora tantissimo per utilizzare ancora di più la parte che ancora non è differenziata». Alla voce Social, sono stati coinvolte le nuove generazioni, in particolare generazione Z e Millennials. L’indagine proposta ha posto al centro il Digital product passport sul quale c’è molta attesa soprattutto per quanto riguarda l’impatto ambientale del prodotto, oltre a dare delle garanzie in termini di autenticità, anche nel second hand. Per la Governance, l’indicazione è chiara: «Dobbiamo iniziare a gestire la sostenibilità proprio come se si stesse gestendo la parte economico-finanziaria».
Il tema della gestione dei prodotti tessili a fine vita resta un tema nodale, soprattutto se visto in termini ERP, la responsabilità estesa del produttore. Con anche il contributo di Ecotessili, il Report 2023 del Monitor for Circular Fashion ha esplorato diverse opportunità e sfide, evidenziando alcune strade: ridurre e ottimizzare i rifiuti pre-consumo con un aumento del riutilizzo interno da parte dei produttori; l’avvio di progetti di upcycling e lo sfruttamento delle tecnologie dell’Industria 4.0. Per i rifiuti post-consumo, oltre all’upcycling, è stata evidenziata l’importanza di aderire ai consorzi EPR come Ecotessili.
L’impegno del mondo accademico, delle aziende e delle associazioni c’è. Si attende però il decreto attuativo che possa rendere operativo l’obbligo di una gestione dei rifiuti tessili in una logica EPR.